Come prevenire l’Alzheimer: ce lo spiegano i contadini!

Si è osservato, negli ultimi tempi, un fenomeno piuttosto curioso che riguarda gli agricoltori francesi: pare infatti che, negli ultimi
vent’anni, i casi di Alzheimer tra questa categoria, considerata generalmente a rischio, siano diminuiti di un sostanziale 38%. Tale
scoperta ha molto incuriosito i ricercatori, che hanno ben presto fornito una plausibile spiegazione che sembra riguardare l’innalzamento
degli standard di vita dei contadini. Non stiamo parlando soltanto di un incremento del livello di istruzione, ma anche di un
mantenimento degli hobbies e delle attività di tempo libero a seguito del pensionamento, che noi sappiamo essere un’efficace prevenzione
nel caso di malattie neurodegenerative.
Un miglioramento si è verificato anche nella gestione dei fattori di rischio sanitario, con un forte calo del numero di fumatori.
Tutti questi fattori, messi insieme, hanno portato questa categoria da una posizione di rischio ad un migliore stato di salute.
Il professor Jean-François Dartiques, neurologo specializzato di salute pubblica e responsabile dell’indagine, ha valutato ogni anno
circa mille contadini pensionati, giungendo alla conclusione che le tendenze osservate nelle popolazioni rurali hanno efficacemente
allontanato i disturbi legati a morbo d’Alzheimer e demenza senile, dimostrando quindi che la prevenzione negli anziani funziona.