ATTIVITA’ DELL’ANZIANO: I BENEFICI DELLA CASA DI CURA DOMUS S. RITA

Sono purtroppo molte le persone che vivono la loro vecchiaia guardando a quello che non possono più fare, alle notevoli restrizioni psico-fisiche, alla progressiva incapacità di essere autonomi.
Eppure essere anziani non è la fine di tutto! Molte case di cura lo sanno e il loro scopo è quello di far scoprire ai loro ospiti quanto la terza età possa essere ricca ed emozionante.
Come? Semplicemente vivendo.
Quando arriva il momento in cui il corpo non risponde più come un tempo, il momento in cui malattie e disturbi vari prendono il sopravvento sulla vita di un individuo, siamo portati a pensare che tale individuo debba stare a riposo continuamente, per non aggravare la situazione; non si considera che la vecchiaia, pur portando via molte cose, non cancella affatto il bisogno di contatto sociale e di svago. La sedentarietà a cui molto spesso sono, invece, sottoposti, favorisce l’inerzia, la noia, spesso la depressione, tutti disturbi che aggrediscono le menti inattive e poco stimolate.
Non si tratta di un problema strettamente legato alla terza età, ma abbraccia tutte le fasi dell’uomo: ognuno di noi ha un bisogno fisico e psichico di sentirsi vivo, stimolato, attivo nel mondo e nella società; abbiamo bisogno di appassionarci, di relazionarci con gli altri, di confrontare le nostre opinioni, prendendoci quel posto nella comunità senza il quale ci sentiremmo inesistenti.
Ecco perché molte case di cura sostengono l’importanza di sollecitare l’anziano, di indurlo ad interagire con gli altri attraverso il gioco o l’attività motoria, facendosi del bene e favorendo la propria autonomia. Il golf o le bocce, ad esempio, sono uno svago piacevole e poco rischioso, che garantisce all’anziano l’attività motoria necessaria, l’interazione con gli altri e, soprattutto, il divertimento. Grazie ad attività di questo tipo, il carattere spigoloso dovuto ai dolori e all’inattività mentale di alcuni soggetti, viene mitigata: l’anziano smetterà di concentrarsi sui suoi malanni, smetterà di essere ossessionato dalle pillole da prendere o dalla pensione, perchè avrà qualcosa d’altro a cui pensare, qualcosa che lo rasserena decisamente di più e che lo induce a riscoprire e rivalutare le proprie funzioni residue e quindi la propria stessa vita.