ANZIANI DISTURBI MENTALI

Il mondo dell’individuo, nel passaggio dall’età adulta all’anzianità, cambia in modo notevole, sia dal punto di vista fisico che da quello psichico. Ogni organismo, invecchiando, diventa soggetto a disturbi di vario genere, perciò è importante saper distinguere se determinati problemi psicofisici siano legati ad un naturale decorso delle cellule o se la causa è da cercare in una patologia. E’ fondamentalmente questo il compito di cui si fa carico la geriatria (dal greco “geras”, vecchiaia, e “iatros”, medico), considerando la differenza della patogenesi tra la popolazione anziana e quella giovane, siccome negli anziani vanno tenuti in conto anche fattori complicanti quali l’utilizzo, più o meno consono, di farmaci e la presenza di malattie croniche che vanno ad aggiungersi ai normali disturbi.

Nel caso della psicogeriatria, tra i disturbi che possono aggiungersi a quelli legati al semplice invecchiamento fisiologico ricordiamo la demenza, una compromissione progressiva delle facoltà mentali che danneggia irreversibilmente la memoria, il linguaggio e persino il comportamento dell’individuo. Alcune forme di demenza sono però secondarie a patologie organiche trattabili farmacologicamente, come ad esempio disturbi depressivi, da cui deriva quindi quella che è detta pseudodemenza, differente dalla demenza vera e propria.

Anche la depressione può essere secondaria a trattamenti farmacologici per altre patologie, così come il disturbo bipolare, ma non è questo il caso di disturbi psicotici, che difficilmente si presentano in età avanzata. Elevato è, invece, il numero di patologie secondarie ad abuso di alcolici o ad un’alimentazione disordinata.