ALZHEIMER STATISTICHE E RICERCA
Il problema dell’Alzheimer è diventato, nel corso degli anni, sempre più presente, dal momento che sono gli stessi anziani ad essere in aumento, essendosi alzata l’età media: è quanto si legge dalle statistiche, che prevedono un’estensione notevole del problema in un ipotetico futuro: sembra infatti che la cifra di coloro che verranno colpiti da questa infida malattia nel 2030 subirà addirittura un raddoppiamento, mentre nel 2050 potrebbe arrivare a ben 135 milioni.
Sono dati allarmanti, che hanno reso l’opinione pubblica molto più sensibile al problema: lo scorso dicembre, a Londra, si è tenuto il primo summit dei paesi del G8 sulla demenza, mentre durante questo stesso marzo si è celebrata la settimana mondiale del cervello, dedicata alle malattie mentali degenerative.
Nonostante ciò, le ricerche epidemiologiche portano buone notizie: nonostante l’aumento degli anziani e quindi anche delle malattie che la terza età spesso porta con sé, l’incidenza sembra essersi comunque stabilizzato. Marco Trabucchi, presidente dell’Associazione italiana di psicogeriatria ed esperto di demenze ha commentato le statistiche affermando che, seppure le notizie siano confortanti, il problema è ancora presente a livello globale, soprattutto perchè il continuo fallimento delle sperimentazioni a favore di un blocco o almeno di un decorso della malattia hanno generato una diffusa sfiducia, quindi un crollo dell’interesse nei confronti del morbo.