Alzheimer, il farmaco capace di rallentare il morbo
Il suo nome è Rolipram, ed è un farmaco che, sulla base delle ricerche condotte negli ultimi mesi, potrebbe aumentare l’attività nel sistema di smaltimento dei rifiuti del cervello.
La scoperta appartiene ad un team di neuroscienziati della Columbia University Medical Center, e i risultati ottenuti sembrano essere davvero promettenti: questo speciale farmaco
permette infatti di diminuire in maniera notevole i livelli delle proteine tossiche associate all’Alzheimer, un sistema utilissimo per rallentare la progressione del morbo e che può aprire
nuove strade per il trattamento di altre malattie neurodegenerative.
Il farmaco, al momento, non è ancora adatto per l’uso umano, in quanto genera gravi problemi di nausea, ma esistono ancora molti medicinali alternativi che presentano
controindicazioni più leggere rispetto al Rolipram e che possono essere utili per studi clinici più approfonditi.
La cosa importante, a detta di Kare Duff, professor di patologia e biologia cellulare presso l’Istituto Psichiatrico dello Stato di New York, è che si è riusciti a dimostrare che è possibile
utilizzare un farmaco specifico per attivare lo smaltimento dei rifiuti nella zona neuronale del cervello, un processo svolto dal proteasoma, un cilindro molecola che funge da
“spazzino” per i rifiuti nel cervello.
Lo studio è stato recentemente pubblicato sulla rivista online Nature Medicine.